PIRAMIDE DELLE PRIORITA’ DELLO SPORTIVO

GLI ALTRI
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Vi avevo già anticipato sulla mia pagina instagram che vi avrei parlato di questo.

Della piramide delle prioritá dello sportivo.

Volevo premettere due cose.

Uno ☝🏻 sono qui perchè mi piace lasciare apertà la possibilità di riflessione ma quello di cui parlo sono i miei pensieri e come tali non valgono come assolutismi.

Due ✌🏻 quello che state per leggere riguarda unicamente situazioni non relative all’agonismo, perché li la storia cambia, e di tanto.

Dicevo: questa piramide elenca in ordine di prioritá le varie fasi che una persona che si approccia al fitness deve rispettare.

Il concetto dice : “ per avere risultati fai così”

Ecco, ho delle remore a riguardo.

Dopo anni di allenamenti e strategie mi trovo a non essere d’accordo.

Perché?

Certo La fisiologia è chiara:

I sistemi energetici vanno tenuti da conto prima di tutto per finalizzare una programmazione.

Ma quando una persona si approccia al fitness ci chiediamo mai “ come sta?”

E non come stanno le sue gambe

Ma come sta la sua testa.

Insomma ripeto non parlo di agonisti, di esperti nel settore, di sportivi.

Parlo di chi vuole stare meglio.

Perchè spesso si cerca un’ancora di salvezza e poi si scava una fossa.

Ecco io ci tengo a dire queste cose;

Quando ti approcci al fitness io vorrei sapere “ come stai?”.

Quindi in assoluto alla base di questa piramide per me c’è il benessere psicofisico.

Se una ragazzina vuole allenarsi perché vuole il culo di Belen lo comprendo ma veramente fidatevi con 1000 euro un chirurgo ve lo fa meglio e con meno fatica.

E lo dico io, che ho iniziato cercando una scorciatoia alle mie fobie e poi ho trovato uno scopo, ma lo scopo è nato involontario quando allenando la forza ho capito che ERO FORTE.

Ecco vorrei risparmiare questo ai miei clienti.

Vorrei che il fine estetico non fosse l’unico obbiettivo ma vorrei che avesse una logica, che fosse realistico e una parte del grande schema generale.

Vorrei che il fitness tornasse ad avere un approccio più olistico.

Al secondo posto poi preferisco mettere l’allenamento.

Perché?

Perché per un neofita è più facile.

Il cambiamento va affrontato piano.

E allora iniziamo dalla cosa più semplice: alleniamoci, perché in ogni caso comunque ci farà bene, perché gli adattamenti strutturali in un neofita sono veloci e i risultati anche, quindi partiamo da lì; inoltre ricordiamoci che una persona senza un obbiettivo agonistico non può e non deve vivere una vita fatta di restrizioni, questo vuol dire che la cosa migliore è mantenere e introdurre un’educazione alimentare perseguibile a vita e non “bulk/ cut/ Reverse ecc” perché non sono sostenibili, ve lo assicuro e possono innescare meccanismi così pericolosi per cui io non voglio essere l’artefice.

Ve lo ripeto, uno sportivo vive per lo sport, un essere umano qualsiasi deve poter stare meglio, deve ambire alla serenità e alla salute e questo deve essere il mio compito.

Non vuol dire che non creda nella costruzione muscolare ai fini estetici, credo solo che ci siano delle variabili da considerare e dei punti primari da cui si deve partire.

Perché quando si fa qualcosa cercando la perfezione si finisce per fallire per poi non sentirsi arrivati mai.

E la mia idea di approccio sportivo non va d’accordo con questo.

Ricordiamoci che sport e fitness sono cose diverse e bisogna chiedersi da Che parte stare.

In seguito parlerò anche di questo.

E voi cosa ne pensate?

 

 

 

 

 

 

 

 

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